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03/05/2008

di Lee Tamahori
con: Nicolas Cage,Julienne Moore,Jessica Biel

Cris Johnson ha un potere: può prevedere il futuro. Finora lo ha utilizzato solo per fare giochi di prestigio e vincere (ma con moderazione, per non dare nell'occhio) a Las Vegas. Anche perché il potere è assai limitato: riguarda esclusivamente la sua persona, e dura dai 45 secondi ai 2 minuti in avanti. In pratica, se sta per avere un incidente di macchina può frenare in tempo, e se sta per rimediare una figuraccia con una ragazza può cambiare battuta e ricevere un assenso anziché un rifiuto. Un'agente dell'FBI però non sa di questi limiti, sa solo che il giovanotto è dotato di poteri paranormali e cerca di contattarlo per farsi aiutare nella ricerca di un ordigno nucleare rubato dai terroristi, che intendono farlo esplodere su Los Angeles. Prevedendo il suo arrivo, e terrorizzato dall'idea di essere utilizzato come cavia senza alcuno scopo, l'uomo fugge. E intanto sulle sue tracce (o meglio, sulle tracce dell'agente) si mettono gli stessi terroristi. Ma a questo punto entra nella vicenda un elemento “disturbante”: Liz, una ragazza di cui Cris si innamora e riguardo la quale si accorge di avere previsioni che vanno oltre ai limiti temporali usuali, a partire dall'occasione che li fa incontrare. Se è un segno del destino, cosa può comportare? È una domanda che Cris, e lo spettatore con lui, si pone fugacemente, ma il ritmo della storia è talmente alto che non c'è tempo di rispondersi adeguatamente, e così il (colpo di scena) finale arriva inaspettato....
Versione attualizzata di un racconto di Dick, il film appartiene alla categoria di film sui viaggi nel tempo, ma non alla fantascienza, in quanto i viaggi non avvengono su una macchina, ma mentalmente. Vale a dire ( e in ciò il film mantiene un rigore spesso inesistente negli altri film del genere), che Cris non va mai materialmente nel futuro, e perciò le cose che vede non saranno già avvenute: semplicemente egli vede come sarebbe il proprio futuro se, non vedendolo, non intervenisse.
Si diceva del ritmo elevato. È senz'altro un pregio, ma piuttosto comune ai film d'azione. Ciò che più è insolito, piacevole e salva il film dall'effetto “episodio della serie 24”, è l'abbondante dose di umorismo. Naturalmente col procedere della vicenda questo vien sempre più meno (se il nostro eroe ha di fronte a sé lo spettro di un futuro in cui la propria ragazza esplode, è difficile essere comici), ma la leggerezza di fondo non manca mai del tutto e contribuisce anzi a rendere più emozionante il film grazie a una maggiore empatia coi protagonisti e partecipazione alla vicenda.
Coi film d'azione, a salire sugli scudi in genere sono il regista e, al massimo, il reparto tecnico. Agli attori è chiesto solo di stare al proprio posto (tutt'al più, a volte, c'è un memorabile cattivo). Comunque Julianne Moore si fa notare per il bel piglio quasi virile (non per nulla ha preso il testimone della Foster per il ruolo di Clarice Starling) e Nicolas Cage a tratti riesce a togliersi di dosso i panni del cercatore di manoscritti e l'espressione perennemente attonita e ci regala movenze e sguardi da consumato commediante. Quasi commovente, infine, il cameo di Peter Falk.

Voto: 7

Elena Aguzzi