The Hunting Party

16/05/2008

di Richard Shepard
con: Richard Gere,Terrence Howard, Jesse Eisenberg

Sia in America che in Europa si realizzano capolavori d'autore, baggianate di cattivo gusto, film indipendenti; ma solo dagli Stati Uniti arrivano quei buoni prodotti medi, film d'azione non violenta, girati da collaudati professionisti e interpretati da attori con appeal, che magari – in virtù di questi o di un sottotesto politico – conoscono l'onore delle vetrine festivaliere internazionali, ma restano essenzialmente prodotti commerciali con lo scopo di divertire. Sono quei film che ci fanno amare il cinema americano, proprio perché, senza troppe pretese e ambizioni, rivelano solidità, intelligenza, gusto per lo spettacolo e una perfetta macchina produttiva e realizzativa in ogni componente – insomma quella professionalità che purtroppo manca agli italiani.
The Hunting Party appartiene nel migliore dei modi a questa categoria di film. Nel raccontare le vicende di un giornalista in disgrazia che decide di catturare un criminale di guerra che CIA e ONU fingono di non trovare, la pellicola denuncia una situazione tragicamente reale, ma – salvo una sbavatura retorica nel coté sentimentale – lo fa con ritmo, suspense, e graffiante ironia, strappando più volte la risata. Emblematica la scena in cui un'esecuzione a colpi d'accetta viene interrotta dalla musichetta di un telefonino, sbloccando la tensione nervosa dello spettatore che inevitabilmente scoppia a ridere. Altrettanto emblematiche le didascalie all'inizio e alla fine del film, che indicano con precisione chi e cosa c'è di autentico, e specificano che “le parti da ridere sono vere”. Ma è vera anche Sarajevo, splendida e insolita location, coi balconi ancora sforacchiati dopo anni dalla fine della guerra.
Complimenti dunque a Richard Shepard, che ci regala una sceneggiatura precisa al millimetro e una regia agile ed efficace, da chi si è fatto le ossa in tv, e che si fa facilmente perdonare disattenzioni estetiche quali le scarpe immacolate dopo un inseguimento nei boschi. E agile ed efficace è il cast: Richard Gere, carismatico, pazzoide e disperato; Terrence Howard, saggio e disincantato, ma anche soggiogato dal desiderio di fare uno scoop e dal sentimento di amicizia (è la “rivelazione della settimana”, visto che in questi giorni si fa ammirare anche in Iron Man, sempre nel ruolo di amico ragionevole di un pazzo affascinante); e Jesse Eisenberg, nerd da manuale. Ben scelte anche le facce di contorno, le ambientazioni e le musiche.
A questo punto non resta che recuperare “The matador”, commedia thriller dello stesso regista, da noi passata direttamente su video.                                                                                        

Voto: 7

Elena Aguzzi