Passaic, “profondo”New Jersey. L'unico vanto della cittadina è l'aver dato i natali (ma sarà vero?) a Fats Waller, idolo di mr. Fletcher, l'anziano proprietario di un vetusto videonoleggio. Quando, in viaggio “d'affari” (vuole vedere da vicino un moderno blockbuster per ottimizzare le scarse vendite), mr. Fletcher affida il negozio al figlioccio Mike, le cose cambiano. Un amico di Mike, Jerry, è infatti convinto che la centrale elettrica sia la causa dei suoi continui mal di testa, e decide così di sabotarla, col solo risultato di magnetizzarsi e di cancellare involontariamente tutte le videocassette del negozio. Quando una cliente chiede di poter noleggiare “Ghostbuster”, al povero Mike non resta altro che rigirarlo, con l'aiuto di Jerry e di un paio di vicini, in una versione che è proprio il caso di definire “fatta in casa”. Stranamente, la versione piace. E da lì a poco i due si trovano coinvolti in un vero e proprio business di remake da cortile delle varie pellicole, guadagnando forse abbastanza – o forse no... - per salvare lo stabile dalla demolizione. Le complicazioni non vengono a mancare, ma un finale alla Frank Capra è in agguato....
Dal genio creativo di Michel Gondry nasce questa spassosa commedia che ha al suo centro, ancora una volta, i sogni e la memoria, una memoria che si cancella e deve reinventarsi, stavolta però non personale ma collettiva. È la magia del cinema, un cinema capace di sorgere da se stesso come una fenice, che si richiama, si cita e che può trasformare la realtà.
Questo Gondry, come al suo solito, lo fa non con supponenza intellettuale, ma con la grazia scherzosa di un bambinaccio che gioca con colla e scatoloni e trucchi fotografici da cinema muto: la sua è una  poetica anti effetti speciali, portata avanti con tenacia artigianale da scienziato pazzo, dove anche il più banale oggetto quotidiano può diventare strabiliante, e il segreto del film sta forse proprio nel fatto che le scenografie meno che dilettantesche utilizzate dai protagonisti, sono le stesse usate dal regista.
Una serie di gag esilaranti e un dolce sapore di favola costituiscono dunque l'ossatura di questa commedia matta, interpretata da un gruppo di attori in pieno divertissement: Jack Black, solitamente insopportabile ma qui aderente come un guanto al suo personaggio bislacco, Mos Def, passato in pianta stabile dall'hip hop al cinema indipendente, la giovane promessa Melonie Diaz  e due “grandi vecchi”, Danny Glover e Mia Farrow, memorie viventi di un cinema che, grazie a dio, non andrà mai distrutto. Un cameo di lusso di Sigourney Weaver e le canzoni di Fats Waller completano il tutto.

Voto: 7

Elena Aguzzi