Napoli Velata

28/12/2017

di Ferzan Ozpetek
con: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Peppe Barra, Anna Bonaiuto, Biagio Forestieri

Adriana è una donna inquieta, che potrebbe essere appagata ma è in cerca d'amore. Una sera ha un incontro casuale con Andrea, e una notte di passione. Sembra l'inizio di una storia, ma il giovane non si presenta all'appuntamento.
Il giorno dopo viene ritrovato un cadavere, sfigurato, che lei stessa riconosce come quello di Andrea. Inizia un'indagine, che però si fa sempre più profonda, rivela segreti, scomoda il passato, presenta nuovi delitti... Adriana si ritroverà così a dover affrontare le proprie zone d'ombra e gli incubi rimossi: perché la realtà è troppo dura da guardare in faccia, va velata...

La passione, spesso difficile da accettare; la famiglia coi suoi legami complessi; le dimore ricche di passato; un gruppo di amici solidali e pittoreschi; i fantasmi; una città che diventa personaggio. Persino il cibo, o il volto di alcuni “suoi” attori. In questo film si ritrovano tutte le ossessioni, personali e cinematografiche, di Ferzan Ozpetek. Che stavolta però gioca col cinema di genere e riporta tutto nell'ambito del noir-melò.
E come in ogni noir psicologico e passionale che si rispetti, i misteri anziché svelarsi si infittiscono, appaiono fratelli gemelli che forse non sono quello che dicono di essere, rispunta il passato e l'investigatore diventa il primo investigato.
Ozpetek si muove tra maschere e veli, psicologi e stregoni, vicoli e  palazzi austeri, fotografando una Napoli piuttosto insolita, che fa da specchio all'animo della protagonista ( e della zia Adele, personaggio che sembra di secondo piano ma è in realtà un punto focale) e all'ambiguità di tutta la vicenda.

Regia colorata, un gruppo di attori affiatati, musiche coinvolgenti, una cinepresa che si muove lieve scrutando gli sguardi o sbirciando alle spalle: anche tecnicamente i “segni” di Ozpetek ci sono tutti, ma il film, è bene sottolinearlo, può incontrare anche chi non conosce, o non ama particolarmente, il suo cinema.

Voto: 7

Elena Aguzzi