Nel New Mexico, durante un’esercitazione, un manipolo di soldati della Guardia Nazionale raggiunge una postazione nel deserto in cui dovrebbero stazionare alcuni fisici nucleari. Dei ricercatori però si sono perse le tracce…
Se il futuro del cinema horror dipendesse da film come questi, i fan del genere farebbero bene a preoccuparsi. Sarebbe ora di dirlo: diventa sempre più difficile trovare pellicole dell’orrore convincenti, perché da diverso tempo il trend principale sembra essere il riciclo di idee e di tòpoi codificati nel corso degli anni. Inoltre, le soglie del mostrabile e del “raccontabile” si sono abbassate notevolmente, per cui è difficile che un horror possa risultare davvero “disturbante”, anche se – almeno a livello visivo – gli sceneggiatori e i registi si danno da fare per scuotere lo spettatore; se non con la suspense, con gli effettacci. Purtroppo però il gore è ormai stato metabolizzato dal pubblico di massa, e gli smembramenti e il sadismo (spesso ai danni dei personaggi femminili) finiscono per diventare non “eccessi” ma “routine”.
Il film di Martin Weisz rientra appieno in questo quadro di insieme: è una centrifuga di trovate, ambientazioni e tematiche già viste e sentite; da Non aprite quella porta (citato esplicitamente in più di una sequenza) e Non aprite quella porta – Parte 2, ad Aliens – Scontro finale, passando per Full Metal Jacket e The Elephant Man (ma la lista dei rimandi è molto più lunga). La trama è sinceramente trascurabile, la tensione praticamente inesistente. Il secondo capitolo di Le colline hanno gli occhi versione XXI secolo è inferiore rispetto al primo, girato da Alexandre Aja, remake dell’omonima opera di Wes Craven uscita nel 1977. Se non altro, quella rilettura conteneva alcune sequenze di indubbio fascino, ambientate in una sorta di villaggio fantasma (idea assente nell’originale). Nel caso del film di Weisz, invece, non sappiamo bene cosa salvare.
PS:
Uno dei personaggi deformi di Le colline hanno gli occhi 2 ricorda molto il simpatico Slot dei Goonies, anche lui dal cuore buono: è probabile che Lombroso avrebbe trovato estremamente irritanti analogie di questo genere….

Voto: 5

Andrea Salacone