Le Cronache di Narnia: il Principe Caspian

09/08/2008

di Andrew Adamson
con: Ben Barnes, William Moseley, Anna Popplewell, Skandar Keynes, Georgie Henley, Sergio Castellitto, Pierfrancesco Favino

E’ motivo ricorrente nell’immaginario fantastico anglosassone la coesistenza di due mondi paralleli, uno reale e l’altro magico, connessi da una porta segreta: uno specchio, un giardino, un muro, un binario, un armadio, o, come in questo caso, una stazione della metropolitana. Così i quattro protagonisti delle Cronache di Narnia, dopo essere stati regnanti del magico mondo salvato dalle insidie glaciali della Strega Bianca, sono tornati alla loro esistenza inglese, rassegnati all’idea che sia quella la vita a cui appartenere. Ma il suono di un corno richiama a Narnia i Sovrani di un tempo, come era scritto nella leggenda. E trovano tutto mutato. Narnia è in pericolo, il Regno confinante ha distrutto le sue creature e tutta la vita magica delle sue foreste. Gli alberi sono diventati immobili nella paura e i pochi superstiti non credono più che Narnia possa tornare a vivere. Il principe Caspian, in fuga dallo zio fratricida che minaccia la sua vita per usurpare il trono (evidenti gli echi shakespeariani), ha trovato rifugio tra ciò che resta del Regno di Narnia, che accetta l’alleanza con un umano per combattere il comune nemico. Un’altra avventura, dunque, non meno appassionante e magica della prima, al termine della quale i quattro fratelli Pevensie si ritroveranno un po’ più maturi e la linea da varcare non sarà solo quella tra i due mondi, ma il confine tra l’adolescenza e l’età adulta.
E, come nel primo episodio, si fa appello al coraggio, alla fede nella fantasia, e alla necessità di armarsi per combattere il Male. Il fatto che C.S. Lewis e Tolkien avessero condiviso il medesimo periodo storico, conoscendosi strettamente, fa rintracciare nelle loro opere alcuni elementi comuni, anche se “Le cronache di Narnia” non possiede la forza epica di “Il Signore degli Anelli”. Filmicamente le Cronache conservano il gusto di una fiaba per ragazzi, dove messaggi e sottoletture si colgono dietro la superficie lasciando balzare agli occhi la magnificenza delle avventure. La bellezza di colori e paesaggi (dalla Boemia alla Nuova Zelanda) sostituisce lo scenario bianco abbacinante del primo episodio (Tilda Swinton, Strega Bianca, riappare in un breve cameo) e i nemici da combattere hanno i volti italiani di Sergio Castellitto e Pierfrancesco Favino.
Per nostra fortuna il Leone Aslan non è più doppiato da Omar Sharif.

Voto: 6,5

Gabriella Aguzzi