
Mancava da troppo tempo sugli schermi un film di Peter Cattaneo, il regista di Full Monty. E come Full Monty anche The Rocker brilla per dialoghi, humour e leggerezza, come Full Monty ha al centro lo spettacolo, le prove, le attese e le speranze di un gruppo sgangherato ma sostenuto da una fantasia. Solo il passaggio dall’Inghilterra all’America carica con quel tanto di eccesso toni, interpretazione e comicità che invece, nel film inglese che l’ha reso celebre, restavano più deliziosamente sottili. Ma The Rocker è una ventata d’ossigeno per chi al Cinema cerca – impresa ormai sempre più difficile – il piacere della comicità.
Eliminato da una band alla vigilia del suo successo, il batterista Robert Fishman detto Fish passa vent’anni nell’invidia, nella frustrazione e nel rancore verso i Vesuvius. L’apatia della sua esistenza viene scossa quando il nipote teenager lo chiama come rimpiazzo a suonare per il ballo della scuola e in Fish nasce la frenesia di poter vivere una seconda occasione. Cerca di procurare ai ragazzi un ingaggio e per una serie di circostanze inattese il gruppo si trova catapultato nell’avventura di un tour. Smarriti e posati i ragazzi davanti all’improvviso successo, mentre Fish, l’adulto, coi suoi vent’anni di divario, è il folle, il ragazzo, l’irresponsabile, con addosso tutta la rabbia e la carica di poter vivere finalmente, in ritardo, quello che gli era stato negato. Sotto la crosta ilare del film pulsa infatti il desiderio di una seconda giovinezza e di recuperare un sogno mai spento. Pur scontrandosi con la realtà quotidiana, Fish ha infatti vissuto in uno stato di adolescenza sempre in sospeso che trova il momento di esplodere senza tener conto del tempo intercorso. In questa confusione emotiva e nella paura di un secondo tradimento lui e i ragazzi finiranno col farsi maestri di vita a vicenda.
Un gioiellino da non lasciarsi sfuggire.
Voto: 7
Gabriella Aguzzi