Il Grande Passo
11/09/2020
di Antonio Padovan
con: Giuseppe Battiston, Stefano Fresi, Roberto Citran, Camilla Filippi, Vitaliano Trevisan, Teco Celio, Flavio Bucci
Avrebbe dovuto uscire in sala a marzo, è stato uno dei primi film ad uscire coraggiosamente a fine estate, scommettendo sul ritorno al Cinema. E coincidenza vuole che sia un film sulla determinatezza di un sogno.
E’ stato definito “una favola lunare” per quel qualcosa di folle e fiabesco che porta con sé, la fantasia di uno dei due protagonisti di arrivare fin sulla luna a bordo di un razzo, da quando, bambino, è rimasto affascinato dall’allunaggio. Sulla luna dove, ci racconta la letteratura, vanno i pazzi e quelli che non trovano il loro posto qui.
Si fondono, con Il Grande Passo, due mondi cinematografici amati dal regista Antonio Padovan, come racconta lui stesso: il Cinema Americano sognatore e un po’ infantile, alla Spielberg, che lo ha accompagnato da bambino e il Cinema della sua terra, di registi come Mazzacurati. Due mondi diversi che convivono in questa pellicola un po’ “stralunata” – è proprio il caso di usare quest’aggettivo! – così come sono contrastanti i due fratelli protagonisti di questa storia. Uno, Fresi, semplice, realista, terra terra, l’altro, Battiston, strambo, indomabile e sognatore. Il secondo fugge la realtà, il primo cerca di riportarcelo, infastidito dall’incombenza di dover tenere a bada questo fratello sconosciuto e stravagante, così come diverso è il ricordo che hanno del padre, illusione per uno, rancore per l’altro (l'ultima interpretazione di Flavio Bucci). Due fratelli diversi perfino per provenienza e accento, e la romanità di Fresi si scontra con il nord nebbioso e piatto di Battiston. Godibile per l’interpretazione dei due attori e per quel pizzico di follia che scombina l’amarezza diffusa di questa commedia sui generis.
Voto: 7
Gabriella Aguzzi