L'Uomo che ama

13/11/2008

di Maria Sole Tognazzi
con: Pierfrancesco Favino, Ksenia Rappoport, Monica Bellucci, Piera Degli Esposti, Marisa Paredes

Il secondo lungometraggio di Maria Sole Tognazzi, che ha aperto la sezione Premiere della terza edizione della Festa del Cinema di Roma, affronta un argomento, per certi versi tabù, dell’universo amoroso degli uomini, ricordandoci che anche gli uomini duri e machi possono piangere disperatamente per amore …Ma la genialità della giovane regista e del suo sceneggiatore Ivan Cotroneo è quella di destrutturare il racconto filmico, di non rispettare il fattore temporale, mettendo in scena due tormentate storie d’amore di un quarantenne di bell’aspetto che ha il volto e l’anima dell’attore italiano PierFrancesco Favino, corteggiatissimo anche dai migliori registi hollywoodiani vedi Spike Lee e Ron Howard…
Ma tornando all’Uomo che ama, inizialmente narra la storia d’amore ormai agli ultimi  fuochi fra Roberto, farmacista quarantenne, e Sara, vice-direttrice di un albergo…Sara è una donna libera e determinata che sa quello che desidera dalla vita e dagli uomini. La storia d’amore  fra Roberto e Sara s’interrompe bruscamente perché lei torna dal suo ex amante che è un uomo sposato e con figli mentre il povero Roberto non riesce a darsi pace e cerca in tutti i modi di tornare con Sara, ma quando il gioco finisce, finisce davvero…
La seconda storia d’amore è un ritorno al passato e vede Roberto ed Alba, una donna forte dal carattere molto pratico con i piedi ben saldati in terra e realizzata nell’ambito lavorativo, che si occupa con successo di una fondazione d’arte, …Alba vorrebbe un figlio da Roberto e per un momento crede che il suo desiderio stia diventando realtà, ma è solo una vana illusione. Proprio quando Alba crede d’aspettare un figlio da Roberto, l’uomo è in crisi sentendo di non amarla più…
Mi son permesso di raccontare la storia perché non si tratta di un straordinario giallo-thriller argentiano in cui si deve scoprire chi è il colpevole, ma invece è un ottimo film che affronta i sentimenti ed i bivi dell’esistenza umana con delicatezza e coraggio.
Maria Sole Tognazzi con  L’uomo che Ama ci pone un interrogativo dagli accenti amletici:
Fa soffrire di più lasciare o essere lasciati dalla persona amata? Naturalmente questa è la classica domanda che non prevede una risposta, ognuno deve cercarla dentro di sé, ammesso che ce l’abbia…
È  un’opera coraggiosa e per certi versi controcorrente l’opera seconda di Maria Sole Tognazzi perché affronta il tema dell’amore di petto, senza falsi moralismi perbenisti e fintamente cattolici e soprattutto senza la retorica patinata e zuccherosa di tante fiction, ma non solo…Ho detto fintamente cattolici perché all’interno dell’opera c’è una coppia di gay sana, che sa benissimo cosa vuol dire amarsi, molto più di tante coppie eterosessuali…
La coppia gay è interpretata senza bozzettismi volgari e sciatti dagli ottimi Michele Alhaique e Glen Blackhall, ambedue sono due giovani volti del cinema italiano che verrà e questo è un altro merito importante e forte della giovane regista, cercare e quindi promuovere volti e talenti nuovi a fianco di attori già affermati come il già citato PierFrancesco Favino nonchè  Monica Bellucci, Ksenia Rappoport, Piera Degli Esposti ed Arnaldo Ninchi.
Ottima la fotografia di Arnaldo Catinari e struggentemente suadente la colonna sonora firmata da Carmen Consoli al suo debutto cinematografico.
Maria Sole Tognazzi, dopo l’ottimo e purtroppo poco visto e circolato Passato Prossimo con L’uomo che Ama conferma d’essere una brava regista e si spera, visto il buon esito del film al botteghino, che non debba aspettare troppo tempo per tornare dietro la macchina da presa. Il cinema italiano ha bisogno di giovani talenti coraggiosi e visionari come Maria Sole Tognazzi…Imperdibile!!!

Voto: 10

Ettore Calvello