Quantum of Solace

14/11/2008

di Marc Forster
con: Daniel Craig, Olga Kurylenko

Ero rimasto folgorato dal primo James Bond di Daniel Craig, merito spudorato del bravo attore inglese di teatro qual è; di Paul Haggis paroliere virtuoso e intelligente e della regia.
Questo secondo episodio mi piace poco: a partire dal manifesto cinematografico che fa sembrare Craig più che un agente segreto, un perfetto coglione con quel fucile in mano.
Mi piace poco la protagonista femminile Camille interpretata da Olga Kurylenko; rimpiango l’intensa Vesper di Casinò Royale. C’è ancora Giancarlo Giannini nella parte di Mathis, un incrocio tra una spia e un maggiordomo. C’è la sempre brava Judy Dench, ovvero il super capo M di James Bond. C’è il cattivone francese e nano (Craig, dicono, è più di un metro e ottanta!) Mathieu Amalric, Greene.
C’è un omaggio al mitico conneryano “Goldfinger”: la Pussy Galore  stavolta si chiama Agente Fields e muore cosparsa di petrolio al posto dell´oro; personalmente non avrei omaggiato una scena simile, il rischio della paraculata è in agguato.
La trama? James Bond è diventato un killer spietato, vendicativo e imbronciato che non ha più il tempo di fare il simpatico con le donne e di bere martini poco sheckerato con ghiaccio, oliva e una spruzzata di vodka. Cerca di vendicare la sua amata Vesper (Casinò Royale) ma combina un casino dopo l’altro senza andare in ipoglicemia e con la barba sempre perfetta.
L’ambiente in cui si muove, tradimenti, violenza a go go, doppio gioco, sembra più caotico di un’aula del nostro parlamento.
Girato in Italia, Siena, Austria ed America Latina. Se ne poteva fare a meno. Avrebbero potuto dare il budget del film ai poverelli. 

Voto: 4,5

Damiano Landriccia