Dune
15/09/2021
di Denis Villeneuve
con: Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård. Dave Bautista, Zendaya, Chen Chang, Charlotte Rampling, Jason Momoa, Javier Bardem

Arriva finalmente sugli schermi il film più atteso della Stagione, il kolossal con cui Denis Villeneuve rende giustizia all’universo letterario di Frank Herbert e ne rispetta fedelmente l’immensa mole narrativa. Il film di ampio respiro e della durata di due ore e mezza avvincenti è solo la prima parte di quel poderoso intreccio di storie, conflitti, personaggi, predizioni, tradimenti, scelte, avventure: come già fece Peter Jackson con Tolkien, per trattare tanta materia senza sveltire frettolosamente Villeneuve sceglie di presentarci la storia e poi rimandarne la soluzione al capitolo successivo, dandole i connotati della saga.
Rispetto alla prima mal riuscita trasposizione cinematografica il nuovo Dune si concede dunque molto più tempo per addentrarsi nei personaggi e scavare nei loro drammi facendo del protagonista Paul Atreides, che Timothée Chalamet interpreta in tutte le sfumature di ragazzo fragile chiamato ad un nuovo destino, un novello Amleto. Dal Dune di Lynch dell’84 è passato tempo e le potenzialità cinematografiche a disposizione sono molte di più, ma non è solo questione di tecnica ed effetti speciali. La spettacolarità mozzafiato del Dune di Villeneuve sta soprattutto nel suo talento, nella sua visionarietà, nel gusto dell’inquadratura, nel saper esplorare la fantascienza con una pittura scenografica senza tempo come già abbiamo visto in Blade Runner 2049, in una regia che spazia tra scenografie meravigliose alternando ombre inquietanti e luci accecanti ma non distrae mai dalla storia narrata, dai suoi protagonisti ad anche dal loro dolore.
Abbiamo usato la parola kolossal e di kolossal si tratta, ma nel senso migliore del termine. Tutto è di prim’ordine, grandioso. Il cast, la fotografia, gli scenari scelti. Dune è una goduria per gli occhi, ma non solo. Quel mix di fantasy e fantascienza che è alla base dell’opera di Herbert e che ha fatto da fonte ispiratrice anche a Star Wars è ripreso da Villeneuve in tutto il suo fascino maestoso.
Sul pianeta Arrakis il controllo viene affidato di volta in volta a una delle famiglie dell’alleanza galattica. Gli Atreides ne prendono il controllo seguendo l’ordine dell’Imperatore, ma sono consapevoli di essere attesi dal tradimento degli Harkonnen che non intendono rinunciare alla supremazia sul pianeta dove si trova la preziosissima Spezia dagli incommensurabili poteri. Questo è l’incipit della storia di Dune in cui si avvicendano con continuo stupore visioni e sogni premonitori, l’attesa di un prescelto, un deserto ostile con minacciose tempeste di sabbia, l’apprendimento dell’arte del combattimento e della magia, sanguinosi scontri tra eserciti, il peso di un’eredità che conduce a un cambiamento decisivo. Lo sfondo è un futuro dal sapore medievale con casate in lotta e una sorta di streghe, le Bene Gesserit. Villeneuve lo dipinge tra tensioni e inquietudini pronte ad esplodere, come gli spaventosi vermi giganti che infestano il deserto e che non sono mai grossolanamente mostrati, ma si annunciano in un tumulto di sabbia come terrore avvertito, nascosto, per poi apparire come una mostruosa voragine pronta a inghiottire.
Leggi aanche Dune, dal Libro al Film
Voto: 8
Gabriella Aguzzi