Supernova

16/09/2021

di Harry MacQueen
con: Colin Firth, Stanley Tucci

Ci sono film fatti di piccole cose. Sono quelle che toccano corde segrete, nella loro intensità e verità. Supernova tocca temi grandissimi, la morte, l’amore, la memoria che unisce e la memoria che si perde togliendoti la dignità di uomo, ma li racconta in gesti quotidiani, mani che si toccano, dialoghi sinceri, commozioni trattenute e questo ne fa un film tanto più toccante quanto più autentico.
Protagonista una coppia che si ama da una vita, che ha condiviso tutto negli anni, due artisti, uno scrittore e un musicista, e che siano dello stesso sesso è irrilevante. Importa invece è che a uno dei due è stato diagnosticato un male che lo porterà alla perdita della memoria. I due partono su un vecchio camper per l’ultimo viaggio insieme a salutare luoghi e persone che hanno amato. Uno vuole affrontare la fine con dignità, l’altro non vuole lasciarlo andare.
E’ un film che si interroga sul significato più profondo di amore, se lo sia restare vicini fino all’ultimo o non permettere di diventare qualcuno che non riconosci più.
Può venire spontaneo alla mente Ella & John di Virzì (anche lì un ultimo viaggio su un vecchio camper e una memoria smarrita), ma dove Virzì usava i toni della commedia, qui è tutto più intimo e segreto, addirittura sommesso, con dialoghi assolutamente inglesi.  Per altri versi torna alla mente anche A Single Man di Tom Ford, dove ancora una volta Colin Firth affrontava l’elaborazione di un lutto (là la perdita del compagno, qui la preparazione a un inevitabile lutto e la frase “non si dovrebbe piangere chi è ancora in vita” è tra le più dolorose del film).
E gran parte della potenza emotiva di Supernova arriva proprio dall’interpretazione superlativa dei due protagonisti, Colin Firth e Stanley Tucci, di un’intensità che mette addirittura i brividi. Da vedere, ma coi fazzoletti a portata di mano.

Voto: 7

Gabriella Aguzzi