Oppenheimer

21/08/2023

di Christopher Nolan
con: Cillian Murphy, Robert Downey Jr., Matt Damon, Emily Blunt, Florence Pugh, Casey Affleck, Matthew Modine, Tom Conti, Josh Hartnett, Rami Malik, Kenneth Branagh, Gary Oldman

Prometeo rubò il fuoco agli dei per portarlo agli uomini e per questo fu torturato per l’eternità. Così si apre il film di Nolan su Oppenheimer, il “padre della bomba atomica”. In tre ore di grande, grandissimo Cinema, ne racconta gli studi di giovane scienziato, l’ossessione del progetto Manhattan, la crisi di coscienza che seguì parimenti alla fama, l’inchiesta processuale per le accuse di comunismo. Ma Nolan, da mago qual è nel mescolare le carte temporali, nel suo primo film biografico gioca di flashback e di flashforward passando da un’epoca all’altra per costruire il puzzle di un uomo geniale e tormentato. 

Se da una parte si distacca dalle elucubrazioni e i salti nel tempo di Inception e del poco riuscito Tenet per confezionare invece un film accurato e ineccepibile dal punto di vista storico e scientifico, dall’altro sceglie ancora una volta uno stile narrativo esaltante (e qui siamo vicini a Dunkirk) mettendo a confronto momenti di una vita che convergono e si inanellano, come i due speculari processi che vedono protagonisti Oppenheimer e a Lewis Strauss, invidioso del suo genio. 

Molto parlato, è vero, ma più di tutto a raccontare è l’intensità espressiva di Cillian Murphy, il suo sguardo inquietante, gelido e ceruleo. Magnifico come e più di sempre è circondato da un cast stellare su cui svettano Robert Downey Jr. (Strauss) e Matt Damon (il Generale Leslie Groves). 

Ma Oppenheimer è prima di tutto Cinema, vero, come non se ne vedeva da tempo. Nolan gira su pellicola 70 mm. e regala una regia magistrale, dove suono, montaggio, fotografia sono assolutamente perfetti. Visionario ed al contempo lucido raggiunge le vette nei momenti dell’esperimento della bomba a Los Alamos (la sospensione seguita dall’allucinante fragore) e della notizia dello sgancio della bomba, dove all’esaltazione della riuscita succede la sconcertante visione dei corpi carbonizzanti. Nell’ebbrezza di salvare il mondo Oppenheimer si ritrova al confine col distruggerlo.

Cercate la sala con lo schermo più grande che potete e correte a gustarvelo nella sua pienezza di suoni e di immagini. Il Cinema deve essere visto su grande schermo, e Oppenheimer più che mai.

Voto: 8

Gabriella Aguzzi