Amore e altri crimini

28/06/2009

di Stefan Arsenijevic
con: Anica Dobra, Vuk Kostic, Fedja Stojanovic, Milena Dravic

Non fatevi ingannare dal titolo e dalla parola amore che torna a ripetizione nelle sale cinematografiche. “Amore e altri crimini” parla di sentimenti, e in modo struggente, ma non è affatto la solita storia sentimentale. E’ un piccolo e raro gioiello che non va assolutamente perso.
Quello che racconta, nell’arco di una giornata e nello squallore dei palazzoni e delle strade di Belgrado, tanto simile allo squallore delle vite desolate che vi si consumano, è un mondo al crepuscolo di piccoli malavitosi a cui non resta che attendere tristemente la fine. Anime perse e malinconiche col fardello di affetti troppo grevi da trascinare e troppo dolorosi da abbandonare, di sogni feriti e rassegnati.
C’è Milutin, boss di poco conto con una figlia che non parla, che aspetta la morte e la costruzione di un ipermercato che spazzerà via il suo piccolo mondo. C’è Anica, che ha deciso di andarsene e tagliare con tutto, e c’è il giovane Stanislav che la ama in segreto da 10 anni  che serve con fedeltà il suo capo Milutin, del quale condivide le angosce, illusionista che vive nell’illusione, disarmante sognatore che la misera realtà tiene ancorato alle sue strade. C’è sua madre, patetica cantante in declino perduta nel proprio passato, che si esibisce grazie alla sua pietà, c’è tutto un microcosmo di dolorosi perdenti, al confine di una terra che sta per franare, delimitata da chioschi contesi nella guerra tra bande e dati alle fiamme. E c’è “Besame mucho”, canzone che, ossessivamente ripetuta, collega nella sua malinconia l’infelicità di questi cuori solitari, c’è il grigiore che tutto avvolge, imprigionando nel cemento dei suoi muri tesi verso l’altro grigiore perenne del cielo, c’è la poesia lieve di una storia che ha il tocco magico, come quello che Stanislav nasconde in segreto.

Voto: 8

Gabriella Aguzzi