Avevamo lasciato i protagonisti di “L’era glaciale” domandandoci se Scrat e la sua ghianda avessero avuto spazio sempre maggiore, se non un film tutto per loro. Rieccoli dunque, e ritroviamo Scrat coinvolto in una love story, indeciso nella scelta tra la sua ossessione di sempre e il nuovo amore in sembianze femminili e in agguerrita competizione riguardo l’oggetto dei suoi sogni. Ne scaturiscono gags esilaranti, fino ad un inquietante quadretto di vita coniugale dal quale Scrat evade verso l’agognata ghianda e la libertà.
Al contempo ritroviamo il Branco, messo in crisi dall’arrivo di un nuovo cucciolo. Se da una parte Diego riprende a sognare l’avventura, messo da parte dal formarsi di una nuova famiglia, dall’altra è il totale abbandono per il povero Sid che tenta di diventare mamma lui stesso adottando tre uova di dinosauro.
Si apre così il mondo sepolto sotto una coltre di ghiaccio, nel quale il Branco, ricostituitosi alla ricerca dell’amico in pericolo, sia addentra incontrando nuove rocambolesche avventure e un nuovo bizzarro compagno, un folle furetto guerriero che ha fatto della sua eterna battaglia nel mondo sotterraneo e della sua ossessione per un gigantesco nemico la propria ragione di vita. Il dialogo è brillantissimo e ritrova il mordente del primo capitolo (la pazzia di Buck, il furetto combattente, è il vero punto di forza) e l’animazione raggiunge effetti strabilianti. Se la novità assoluta dell’Era Glaciale 3 sta nella realizzazione in 3D il film resta comunque divertente e godibilissimo di per sé.
Voto: 7
Gabriella Aguzzi