Ricatto d'Amore
02/09/2009
di Anne Fletcher
con: Sandra Bullock, Ryan Reynolds
Chi ama il genere (la commedia sentimentale giocata sulle situazioni e sulla verve degli interpreti) non può non trovare divertente questo “Ricatto d’amore” in cui caporedattore strega abituata a terrorizzare i suoi dipendenti si trova, per ottenere la green card, a costringere il suo zelante assistente a fidanzarsi con lei e a dover trascorrere un weekend in Alaska dalla di lui famiglia che li crede sinceramente innamorati. Col miraggio del sospirato avanzamento di carriera il giovane accetta e regge la parte, anzi gode nel ribaltare la situazione trovandosi dalla parte più forte. Del tutto prevedibile lo sviluppo degli eventi: la bisbetica viene gradualmente domata e i due finiscono con l’innamorarsi sul serio.
Se da una parte è fin troppo repentino e drastico il mutamento di lei, che fuori dal proprio ambiente perde la sua tracotanza e, a contatto con la bizzarra famiglia e un’estroversa nonnetta, passa dal gelo all’imbarazzo e infine all’addolcirsi (anche il cambio d’abbigliamento ne sottolinea la metamorfosi) e il brillante duello di cattiverie iniziale viene fin troppo presto accantonato, dall’altra ci troviamo comunque davanti al piacere di una commedia sullo stampo di quelle Spencer Tracy-Katharine Hepburn, sprizzante battute e con due ottimi protagonisti in perfetta alchimia. Sandra Bullock, che l’età rende più bella, è divertente in ogni sfumatura del suo personaggio (ma il meglio lo dà in versione arpia) e Ryan Reynolds ha dei momenti veramente impagabili, come quando apprende attonito la notizia del fidanzamento; entrambi hanno i giusti tempi ed è su ciò che un film come “Ricatto d’amore” fa leva per fare il risultato. Fortunatamente sul finale si riesce ad evitare la trappola della lacrimuccia.
Voto: 6
Gabriella Aguzzi
Dici extracomunitario, parli di chi non ha la nazionalità e immediatamente pensi al vu’ cumprà. Ma extracomunitario senza nazionalità è anche lo statunitense o il canadese. E lo è anche in Usa. Proprio canadese è la protagonista di Ricatto d’amore, che nel giro di poche ore deve risolvere un problema molto attuale: diventare americana per tenersi il lavoro per il quale ha tanto lottato e da donna ha dovuto scegliere di diventare spietata, attirandosi l’odio generale.
Il problema dell’ottenere la green card attraverso il matrimonio non è certo nuovo nel cinema americano. Green card si intitolava proprio il film con Gerard Depardieu e Andie McDowell. Ma nel nuovo film il tema è trattato senza tristezza, con allegria, leggerezza, battute divertenti ed è ben sostenuto dagli attori, Ryan Reynolds (una scoperta) sul cui volto si può leggere tutto lo stupore per quanto gli sta succedendo – domanda di matrimonio da parte della sua imperiosa «capa» da lui tanto odiata – e Sandra Bullock, tornata sugli schermi con una storia sentimentale, ma certo non lacrimosa. Da notare che, come nell’altro film sentimentale della Bullock, Un amore tutto suo, la protagonista scopre le gioie di una famiglia che non ha più, anche se è consapevole di star imbrogliando questi nuovi familiari che ha trovato.
Il finale è logicamente prevedibile - e l’innamoramento scatta tra un lui più giovane e una lei di dodici anni più grande e anche questo è molto attuale –, ma il divertimento sta nello scoprire come ci si arriva.
Voto: 7
Valeria Prina