Sunshine Cleaning

09/04/2010

di Christine Jeffs
con: Amy Adams, Emily Blunt, Alan Arkin

Due sorelle dal background affettivo ed esistenziale incasinato decidono di gettarsi in una nuova impresa mettendo in piedi un’agenzia che ripulisce le scene dei crimini. Questo spunto poteva far andare il film in due direzioni: c’erano le basi per una commedia nera così come si poteva premere il tasto della commozione e mostrare come anche un lavoro “sporco” può avvicinare alla morte, aiutando i sopravvissuti a superare il momento del distacco. Invece eccoci per l’ennesima volta davanti alla classica situazione famigliare disastrata: figlio a carico, relazione con uomo sposato, lavoro che non piace, sogno di mettersi in proprio e di potercela fare, sorella saggia e sorella squinternata, senso fallimentare generale. Cose viste e straviste alle quali la situazione fulcro (la pulizia delle scene del crimine) non riesce a dare una nuova chiave di volta. Sullo sfondo c’è – scopriremo – anche il suicidio materno che fa da spettro costante e che lo scenario delittuoso fa riaffiorare con tutti i turbamenti rimossi. In sostanza quello che “Sunshine Cleaning” racconta è il tentativo di mettere ordine nella propria vita.
Troppo piagnone (Amy Adams, pur brava, a lungo andare risulta stucchevole col continuo tremolio nel labbro e nella voce) vorrebbe a volte virare sul brillante, ma il tentativo resta lì e i ritmi sono deboli. Anche il contrasto caratteriale tra le due sorelle non raggiunge sviluppi comici o drammatici, o almeno non abbastanza. E non è sufficiente la presenza di Alan Arkin a dare sprint. Diretto con garbo e leggerezza, senza sbavature, ma fondamentalmente inutile nel dare un’ulteriore versione del sogno americano.

Voto: 6

Gabriella Aguzzi