
Una persona che conosco abbastanza bene sostiene che il cinema francese dovrebbe realizzare soltanto film noir, ebbene mentre guardavo quest'opera, ottima peraltro, pensavo che questa persona ha proprio ragione..
Il grande gioco, primo lungometraggio di Nicolas Pariser, presentato a Locarno nella sezione Cineasti del presente, è un thriller politico molto sofisticato, ben scritto supportato da dialoghi essenziali ma esplicativi. Nicolas Pariser è nato nel '74, proviene dalla critica e prima di debuttare nel cinema con questo film ha diretto 6 cortometraggi.
Il grande gioco parla di fantapolitica, molto verosimile e poco fantasy. Si tratta di una vicenda che potrebbe avvenire domani, se non addirittura oggi..
Molto convincente il protagonista Pierre Blum, scrittore quarantenne autore di un unico libro, interpretato da Melvil Poupaud, che per quasi tutta la durata del film indossa un cappotto di cammello che ricorda il mitico protagonista de La prima notte di quiete di Valerio Zurlini, Alain Delon.
Pierre Blum viene avvicinato da un tanto affascinante quanto misterioso personaggio, Joseph Paskin, interpretato da un enigmatico André Dussollier, che lo coinvolge in un grande gioco politico, sconvolgendo la sua pigra esistenza, nella quale irromperà un altro elemento che contribuirà a destabilizzare Pierre Blum, l’amore.
Un film ricco di atmosfere e di ambiguità che, con il protagonista, catturano anche lo spettatore.
Da non perdere.
Voto: 7
Ettore Calvello