Old Henry

09/09/2021

di Potsy Ponciroli
con: Stephen Dorff, Tim Blake Nelson, Richard Speight Jr., Max Arciniega, Brad Carter

Potsy Poncioroli gira un western asciutto, che sa sfruttare al meglio i limiti di una piccola produzione: pochi attori, qualche cavallo e qualche maiale, un capanno e paesaggi incorniciati da una fotografia efficacie. Il protagonista è Tim Blake Nelson, nome che dirà poco al grande pubblico ma volto che si è fatto conoscere per diversi film, tra cui “Fratello dove sei” dei Coen. E la scelta si rivela azzeccata perché la sensazione di conoscere una persona ma di non saper inquadrare dove e quando la si è conosciuta è una delle chiavi della trama di questo piccolo film: Old Harry è infatti un uomo che si è ritirato a spaccarsi la schiena coltivando grano e ad allevare maiali in una sperduta fattoria nell’Oklahoma come contadino dopo una vita spesa a vivere mille vite in giro per il west.  È un uomo di poche parole che, ormai vedovo, cerca di crescere un ragazzo ormai adolescente che non vede l’ora di lasciare quelle terre ed esplorare il mondo. Finché un giorno arriverà un cavallo senza un cavaliere e il vecchio Harry con il figlio, cercando il proprietario, troveranno tentazioni, cowboys senza scrupoli, sceriffi con una stella di latta appuntata sul bavero della giacca e promesse di redenzione a cui, ormai, nessuno crede più. Il film è un micro western familiare che svolge i temi del genere con abilità e dove si scomoda l’epica della frontiera americana e che, per questo, potrebbe essere meglio apprezzato dal pubblico d’oltre oceano che meglio conosce protagonisti, luoghi, miti e leggende del grande vecchio west. Ma in fondo, il nerbo del film è il rapporto tra un padre e un figlio, tra un passato di un vecchio che vuole dimenticare e il richiamo per chissà dove di un giovane. Gli stessi sentimenti che attraversano lo spirito americano delle grandi pianure e degli stati centrali. I personaggi sono abbastanza ben delineati e anche se alcuni restano delle figure tipiche del genere non occorre andare oltre certi stereotipi. Non sarà un capolavoro ma di sicuro è un film solido, ben fatto e portato avanti con una bella recitazione e gli sguardi strabici del protagonista che tengono il dito sul grilletto delle emozioni gli spettatori.

Voto: 7,5

Emilio Lo Giudice Romanengo