The next three days

13/07/2011

di Paul Haggis
con: Russell Crowe, Elizabeth Banks, Liam Neeson, Olivia Wilde

E’ iniziato il mese del thriller. Mentre sono annunciate le imminenti uscite di “Limitless” e dell’originalissimo “Source Code”, la tensione inizia sugli schermi con “The next three days” che, a differenza degli altri titoli in cui il thriller arriva a sconfinare nella fantascienza, si concentra sulle emozioni umane, facendone principalmente una storia di sentimenti. Russell Crowe regge sulle sue grandi spalle quasi tutto il peso del film e nell’intensità del suo sguardo tutto il dolore del protagonista, distrutto dall’accusa d’omicidio alla moglie, fermo nel credere alla sua innocenza, deciso a salvarla non importa quali conseguenze debba affrontare, quali vie senza ritorno debba intraprendere, di quale sangue debba sporcarsi, in quali abissi debba sprofondare. Il film di Paul Haggis dunque, pur riservando una mezz’ora finale di tensione pura (tensione nata dal feeling che abbiamo instaurato coi personaggi e dalla partecipazione che ne è nata) è da intendersi prima d’ogni altra cosa una storia d’amore.
Remake del francese “Pour Elle”, ne conserva la matrice europea per la visione intimista, il noir che indaga nelle inquietanti pieghe dell’animo umano e la disperazione che spinge oltre ogni limite. Ma vi aggiunge la suspense e l’azione cadenzandole su ritmi che bruscamente accelerano e sull’improvvisa vertigine dei movimenti di macchina. Un po’ “Frantic”, per la vicenda di un uomo comune travolto in un’avventura e solo contro tutti per aiutare la moglie, un po’ Hitchcock per il clima che si respira, “The next three days” segue la discesa agli inferi di un uomo disperato, la trasformazione di un professore in fuorilegge per salvare la persona che ama. Sullo sfondo una Pittsburgh che si porta via nella pioggia i dubbi tardivi.

Voto: 7

Gabriella Aguzzi