I'm not there - Io non sono qui
31/05/2008
di Todd Haynes
con: Heath Ledger,Cate Blanchett,Richard Gere,Christian Bale

Io non sono qui, capolavoro del geniale e visionario Todd Haynes,
arriva in dvd in un’altra splendida edizione per Feltrinelli «Le nuvole»,
accompagnata come sempre da un interessante volume di Alessandro Carrera, Canzoni d’amore e misantropia, occasione
unica per leggere tre documenti originali di Bob Dylan, fra cui il bellissimo Ritratto di filosofo scontroso,
introduzione scritta dal cantante per il Ravenna Festival 2002.
La qualità
tecnica dell’edizione è eccelsa: l’accurato lavoro sulla fotografia, del
magistrale Edward Lachman, è restituito nella sua ricchezza coloristica, nei
suoi bianchi e neri contrastati e sfumati, nella sua qualità porosa e densa;
plauso anche all’esemplare lavoro svolto sulla colonna sonora – presente il
versione DD 5.1, purtroppo solo in italiano – e sui sottotitoli: raramente,
infatti, si sono visti testi così aderenti al dialogo originale, non semplici
trascrizioni del doppiaggio originale ma vere e proprie traduzioni ben curate
da un punto di vista contenutistico e stilistico.
Esaustivi e
ricchi anche i contenuti speciali: dettagliato e notevole il Making of, la vera ricchezza è senza
dubbio nelle interviste con il cast, estremamente disponibile e partecipe.
Interessante anche la conversazione con Franco Fabbri, anche se certo rivolta
soprattutto agli intenditori e agli addetti ai lavori. L’accompagnamento del
libro, come da tradizione, è il completamento perfetto di un’edizione
sorprendentemente ricca.
Voto (DVD): 9
Voto: 9
Andrea Morstabilini

Rimane l’ovvia
considerazione che il film di Todd Haynes non sia un film per tutti: flop
commerciale in sala, ha la qualità onirica del precedente Velvet Goldmine e la profondità drammatica di Lontano dal Paradiso, ma ha anche la genialità straniante di
raccontare una vita come tante vite, un uomo come l’Uomo e le sorti di una
nazione, l’America, come ideale microcosmo universale. Io non sono qui è un puzzle senza soluzione, fatto di echi e
rimandi, di suggestioni e di emozioni, a cui non si deve chiedere l’aderenza ad
una logica ferrea né ai canoni filmici di Hollywood: «Venite madri e padri, da
tutto il paese, e non criticate quello che capire non potrete” dice il testo di
The times they are a-changin’ –
questo non significa che il film, come molti hanno scritto, si compiaccia del
proprio ermetismo, né che lo spettatore si trovi di fronte alla drastica messa
in discussione di ogni statuto ontologico di verità – alla David Lynch. No: Io non sono qui è un film difficile
perché è scritto come fosse musica, seguendo immagini e idee e non parole;
perché nel suo raccontare quarant’anni di storia si affida alla memoria
malinconica e non al documentarismo; perché il suo approccio al biopic non è quello inflazionato
didascalico ma quello straniante dello specchio: Dylan si sdoppia in sei (o
sette? Dieci? Mille?) e ci spinge a leggere noi stessi nel suo trasformismo,
nella sua arte, nella sua musica.
Colonna sonora
eccezionale, interpretazioni magistrali (in particolare Cate Blanchett e
Christian Bale), regia virtuosa e geniale senza cadere nella maniera, sono
tutti gli elementi che rendono Io non
sono qui un capolavoro: l’edizione in dvd, preziosa ed elegante, è di
quelle da non farsi scappare.
Voto (Film): 9
Voto: 9
Andrea Morstabilini