Sacro e Profano

21/10/2009

di Madonna
con: Olegar Fedoro, Stephen Graham, Eugene Hutz, Richard E. Grant

Esce oggi il dvd di “Sacro e Profano”, il primo film, che vede dietro la macchina da presa, la cara vecchia Veronica Ciccone, in arte  Madonna.
La “Like a Virgin” si è dilettata nella scrittura, regia e produzione esecutiva di questa commedia rocambolesca, basata sul triangolo tanto amato-odiato da Renato Zero.
Il film si apre su un primo piano del baffuto zingaro russo, interpretato da Eugene Hutz, mentre, con sguardo fisso in camera, snocciola alcune perle di sagezza, che così, malamente,richiamano le fitte pagine studiate a scuola su Hegel.
A.k. il protagonista e voce narrante presenta, poi, l’esempio concreto della sua rivelazione; avuta,forse, durante le sue frequenti sedute in una vasca da bagno vuota, sorseggiando qualche liquido ad alto tasso alcolico.
Da una parte, Holly e, dall’altra, Juliet. L’acquasanta e il diavolo, che, iniziano due percorsi opposti, per arrivare alla redenzione finale: il paradiso e l’inferno.
Il diavolo finisce  a fare la crocerossina in Africa e l’angelo a fare la spogliarellista con minigonna scozzese, sulle note di “Baby one more time”
Non manca, dunque, la citazione alla Britney, scolaretta impenitente, ma Madonna fa, addirittura di più:  lascia spazio alle musiche dei Gogol  Bordello, di cui lo zingaro russo è leader, e a un libro di poesie che diviene ispirazione divina per il cantante.
Ci sono tutti gli ingredienti per costruire una tipica opera d’autore: una confusione nel montaggio, tagli di scene, l’uso della telecamera come diario e un certo realismo, ottenuto infarinando il film di alcune espressioni prezzemoline - “troietta, puttano” -, fisime sadomaso e discussioni sulla dimensione dei peni.
 L’ora e mezza passa veloce. Ma alla fine, la storia non lascia tanto.
A parte, la malata fantasia della sottoscrita  per il baffo circense di Andreij (A.K.) che  si muove a ritmo della music made by Bordello.

Voto: 5

Roberta Costantini