Sta girando con successo nei teatri italiani “I ragazzi irresistibili” di Neil Simon, per la regia di Massimo Popolizio. Il testo è noto, anche per il divertentissimo film interpretato da Walter Matthau e George Burns: due vecchi interpreti del vaudeville, che non si parlano più da 12 anni per divergenze caratteriali e personali, si riuniscono per una serata tv in loro onore, e il rancore (ma anche l’affetto) torna a galla. Una commedia spassosa dal ritmo e dalle battute perfette, che contrappone l’iroso Willy Clark, che non si rassegna all’idea di ritirarsi, al mite, ma in fondo arido e stizzoso, Al Lewis, che invece ha abbandonato il teatro e la metropoli ( e il duo, lasciando “a piedi” il partner); ma anche un testo ricco di umanità e pathos, e nostalgia per un teatro perduto. È anche un gioco di specchi per i due anziani attori ed amici che interpretano due anziani ex attori ed ex amici: in questo caso, Franco Branciaroli e Umberto Orsini, perfetti nella complicità e nell’affiatamento e che spersonalizzano le proprie caratteristiche vocali e fisiche per trasformarsi nei personaggi. L’edizione italiana segue diligentemente il testo di Simon, senza inventarsi un altro modo di porre le battute o rappresentare gli ambienti , come è giusto che sia; ma, soprattutto sul finale, accentua il tono malinconico e nostalgico, dando evidente spessore a quella che non è, ma potrebbe sembrare, una semplice screwball comedy. Da vedere.