La dolce ala della giovinezza

30/03/2023

Il tempo passa, impietoso ed implacabile, per Alexandra del Lago, attrice in declino e in fuga sotto il falso nome di Principessa Kosmonopolis, in cerca di riparo dalla depressione, dalla solitudine e dallo spettro dell’insuccesso e della vecchiaia, che placa con l’alcol e l’incontro fugace con un giovane gigolò. Ma il tempo passa anche per Chance Wayne, che della sua bellezza e baldanza giovanile ha fatto un’arma, cullato nel miraggio di una rivalsa e di ritrovare il suo primo amore, ma che non potrà più tornare nella sua perduta giovinezza.

I ruoli così si ribaltano e la donna smarrita sull’orlo del baratro si rivela un’arida egoista ebbra solo di se stessa, mentre il ragazzo smaliziato e opportunista fronteggia il fallimento e una realtà sempre più desolante e cruda. Intorno la violenza degli Stati del Sud, il razzismo, la vendetta. 

Il dramma di Tennessee Williams, che nel celebre film con Paul Newman apparve in versione edulcorata, è in scena fino al 2 aprile al Teatro Manzoni di Milano con Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni e la regia di Pier Luigi Pizzi che ne cura anche scene e costumi e solo alcuni ritocchi vengono apportati al testo originale. La stanza d’albergo dove i due amanti sconosciuti si risvegliano dopo la prima notte li riaccoglie nell’ultimo quadro, quando tornano a confrontarsi e nelle scene centrali si trasforma nel bar hall dell’hotel dove passano altri personaggi infrangendo le illusioni di Wayne contro la durezza della realtà. Ma il pathos non cala mai e solo pause di pochi minuti consentono i cambi di scena senza che un intervallo spezzi la tensione.

La recitazione è molto fisica e rispecchia lo sfacelo di due persone che incrociano il disastro delle loro vite. Forse una maggiore crudeltà da parte della protagonista l’avrebbe distolta dalla pietà che invece tende a suscitare nell’interpretazione di Elena Sofia Ricci, così come la violenza del finale viene attenuata, lasciandola più all’intuizione. La scenografia è curata in ogni dettaglio e regala forti suggestioni.

Gabriella Aguzzi