La XX edizione di Lago Film Fest

30/07/2024

Sipario abbassato per l’edizione numero venti di Lago Film Fest, il festival di cinema indipendente più suggestivo d’Italia dall’idea del collettivo di ricerca artistica Piattaforma Lago, che ha ottenuto anche l’alto patronato del Parlamento Europeo. Novità di quest’anno un’unica macro-sezione competitiva che, proprio in onore dei primi Vent’anni della kermesse, prendeva il nome di LAGO20. A vincere il primo premio è stato il film 8 (Francia, 22’, 2023, Fiction, Italian Première) della franco-cilena Anaïs-Tohé Commaret che ha ottenuto i favori della giuria con la seguente motivazione: “Un’autostrada onirica che ricalca il simbolo dell’infinito fluttua nella periferia francese e connette i desideri di giovani esseri umani, assegnando al cinema il potere di sognare alternative alle narrazioni precostituite”. A eleggere il vincitore tra le ventidue opere in concorso, selezionate tra più di 3000 candidature, una giuria internazionale composta da Eva Sangiorgi, fondatrice del festival FICUNAM a Città del Messico e direttrice artistica del Viennale, il Festival Internazionale del Cinema di Vienna, Laurynas Bareiša regista, direttore della fotografia e montatore lituano vincitore del Premio Orizzonti per il miglior film alla 78a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e Yann Gonzalez rinomato regista e produttore francese che ha calcato i palchi in gara per la Palma d’Oro a Cannes nel 2018. Assegnato anche il riconoscimento della giuria popolare di Lago Film Fest, un gruppo di appassionati di cinema indipendente che ha valutato i cortometraggi internazionali della selezione ufficiale LAGO20, conferendo il premio a The Watchman del libanese Ali Cherri, con la seguente motivazione: “Al confine - geografico e bellico, ma anche tra realtà e allucinazione – si installa questo metafisico lavoro di Ali Cherri, dove l’attesa diventa strumento di controllo in nome del “dovere”, mentre le ferite di una terra dilaniata prendono vita dai miraggi all’orizzonte”.

 Per festeggiare il ventennale è stato ideato un programma che parla a chi vent’anni fa, come il festival stesso, è nato. Il cinema a vent’anni ha voluto mettere al centro gli spettatori di oggi e di domani per proporgli tre programmi curati da altrettanti registi internazionali che hanno selezionato delle opere provenienti da tutto il mondo indirizzate a un pubblico di ventenni. Alla domanda “Che film vorresti che un ventenne vedesse oggi?” i tre registi, Lav Diaz, Nele Wohlatz e Tommaso Santambrogio hanno risposto creando un prisma di visioni pronte a illuminare gli occhi degli spettatori e di chi quest'anno ha fatto vent'anni. All’intero della rassegna Il Cinema a Vent’Anni Lav Diaz, prossimamente a Venezia fuori concorso con Phantosmia, ha presentato il work in progress del suo prossimo film: Alcune note casuali sulle origini dell'opera rock Pananaghoy, una lunga canzone cantata durante un rito funebre nelle Filippine rurali e indigene. L’esperienza della rassegna prosegue grazie alla lunga e ambiziosa progettualità legata a “Revine Lago - Capitale europea del cinema indipendente 2024”, un intero anno di eventi, proiezioni, masterclass e laboratori che animano il borgo lacustre situato nel cuore delle Prealpi trevigiane, trasformandolo nella casa dei talenti “indipendenti” del cinema mondiale.

Michela Manente