Alla 74ma edizione di Italia Film Fedic tre interpreti del cinema italiano sono state invitate a diverso titolo. Per il secondo anno consecutivo Milena Vukotic è stata la madrina del festival e ci ha parlato dei suoi progetti presenti e futuri: "Sto per iniziare un film con Ferzan Ozpetek dal titolo “Diamante”, con sedici attrici e tre uomini. Poi farò una pausa teatrale con un monologo in teatro, interpretando come personaggio una scienziata del ’700 francese che farò anche a Parigi. Seguirà il secondo incontro con Pellini nel suo secondo film. Insomma, un su e giù tra teatro e cinema".
L’attrice Anna Bonaiuto ha ricevuto il Premio Fedic alla Carriera: interprete di cinema e teatro, meno vista in televisione, ha saputo caratterizzare personaggi e situazioni con forza e determinazione, incidendo con toni a volte drammatici ma anche leggeri e consegnando al pubblico quel sapore di autenticità che la distingue tra le grandi protagoniste del cinema italiano. Ci racconta i suoi attuali progetti: "Sto facendo un'apparizione in un film di Guido Chiesa con Micaela Ramazzotti e Edoardo Leo. Sto portando a teatro “Agosto ad Osage County” dove interpreto un ruolo che fu di Meryl Streep".
A consegnarle il premio è stata la stessa madrina del festival Milena Vukotic che ha anche consegnato all’attrice-regista Elisabetta Pellini il Premio Tonino Valerii, riconoscimento intitolato da quest’anno al regista che ha attraversato i principali generi cinematografici ed in particolare lo spaghetti western. Il premio è stato attribuito a Elisabetta Pellini perché ai direttori artistici (Gianluca Castellini e Paolo Micalizzi) del Festival piace pensare ad un cinema del futuro, con nuovi protagonisti capaci di mantenere costante una tradizione cinematografica riconosciuta universalmente. Una di queste protagoniste è proprio Elisabetta Pellini. Emozionata e contenta la regista ha riferito sul suo lavoro: “"L'amore nonostante tutto" è un episodio del film girato ad episodi "Selfiemania". Lo interpreta Milena Vukotic che fa l'influencer di cucina giapponese e usa il telefonino per registrare. Ho avuto il piacere di lavorare con Blasco Giurato, direttore della fotografia che non c'è più. Claudio Masenza e Marco de Luca hanno scritto la sceneggiatura, la fotografia è di Cristian Mantia. Ho girato questo noir a Reggio Calabria, dove c'è un teatro meraviglioso. David Cerquetti ha composto le musiche. Il cinema è molto difficile ed è bello poter tornare al noir. Sono stata fortunata perché nel mio episodio ho avuto dei bravi attori, Milena e Andrea Roncato. Per questo esordio alla regia, il produttore è Cerasola, avevo paura perché avevo attori che hanno fatto film con grandi registi. Adesso sto facendo un film intitolato “DNA”, scritto con Gianni Corso. Tratta dei rapporti tossici, di ovodonazione e cybersex. Inoltre come attrice sto girando "Buio come il cuore" di Marco De Luca".
Per Fedic Short la giuria, composta dai registi Wilma Labate, Maurizio Sciarra e dal critico Alfredo Baldi, ha assegnato il primo premio a “Rise & Shine” di Alessandro Zonin perché trattasi di una evocazione dei terribili danni che un conflitto armato porta, fatta con originalità e padronanza del racconto. Asciutto e privo di retorica, il finale a sorpresa ci fa meditare sul ritorno del nostro vissuto di un termine che pensavamo per sempre archiviato: Guerra. Menzione speciale a “Subito sera” di Tino dell’Erba con la seguente motivazione: “Mai immagini sono state più appropriate per commentare la famosa poesia di Salvatore Quasimodo “Ed è subito sera”. Siamo di fronte ad un apologo della vita umana, l’anziano che passa il testimone al giovane attraverso le immagini del filmino amatoriale che racconta parte della sua vita. Intenso, emozionante, fa riflettere, anche se con immagini di assoluta normalità. Molto bravo l’attore che interpreta l’anziano, dalla recitazione asciutta, “a levare”. Il pubblico ha scelto di premiare il film “Cavolo” del Cineclub Compagnia Genitori Instabili, il corto sul tema ecologico ed ambientalista.