Assassinio sul Nilo

10/02/2022

Regia: Kenneth Branagh
Con Kenneth Branagh, Tom Bateman, Annette Bening, Russell Brand, Ali Fazal, Dawn French, Gal Gadot, Armie Hammer, Rose Leslie, Emma Mackey, Sophie Okonedo, Jennifer Saunders e Letitia Wright


Come già in Assassinio sull’Orient Express Kenneth Branagh rivisita i grandi classici di Agatha Christie e il personaggio di Poirot dando nuova luce all’investigatore belga. Che è sempre pomposo, maniaco della precisione e della simmetria, orgoglioso della sua mente matematica che non lascia spazio ad errori, ma nella versione Branagh è anche un uomo tormentato da sensi di colpa ed ombre del passato, con fragilità che la sua creatrice non aveva pensato di dargli. Così anche Assassinio sul Nilo si apre con un antefatto che con la vicenda del Nilo non ha nulla a che fare, e manda Poirot indietro negli anni, nella guerra di trincea. Se al momento vi sentite spiazzati e credete di aver sbagliato sala mettetevi tranquilli: è Branagh che sta raccontando il suo Poirot, perfino il motivo dei suoi baffi, poi arriviamo in Egitto e tutto torna sui binari, anche se si concederà altre licenze poetiche.

Godibilissimo è l’intreccio giallo, uno dei più intricati, ingegnosi e perfetti che Agatha Christie abbia escogitato e che fortunatamente non viene manomesso, così come ci si lustra gli occhi coi paesaggi del Nilo: messa in scena impeccabile sotto ogni punto di vista. Ma se vogliamo paragonarlo alla versione più classica e fedele che John Guillermin ne fece nel 1978 con un cast strepitoso (Bette Davis, Maggie Smith, David Niven, Mia Farrow, Angela Lansbury, Jane Birkin solo per fare qualche nome, oltre a Peter Ustinov che veste i panni di Poirot) vediamo come Branagh scompigli le carte nelle trame secondarie, cambiando caratteri dei personaggi, la loro funzione nella trama, i loro legami, i loro moventi e perfino chi morirà.

Si sa che un film non è la copia esatta di un libro ed ogni regista gli dona un po’ della sua anima e neppure il citato film del 78 rispettava tutti i ruoli, così come a volte si discostava dall’originale la celebre serie TV con David Suchet che ancora oggi viene replicata (certo più fedele della serie dedicata a Miss Marple che spesso accorpava gialli diversi o inseriva la perspicace vecchietta in gialli di cui non era affatto protagonista), ma le libertà che Branagh si diverte a prendere sono davvero tante. Così la svaporata scrittrice Salomè Otterbourne, divertentissima nella interpretazione di Angela Lansbury, in questo nuovo Assassinio sul Nilo si trasforma in una carismatica cantante di blues col potere di affascinare Poirot. E questo è solo l’esempio più eclatante. La ragione di alcuni cambiamenti è sempre quella di voler tratteggiare un Poirot più umano, per altri è più difficile trovarne una. Inoltre, da appassionati del giallo, possiamo aggiungere che gli indizi sono meno evidenti e solo il genio di Poirot può risolvere il mistero.
Nel complesso, tuttavia, ne consigliamo la visione. E’ un film di grande eleganza ed è sempre un piacere ammirare su grande schermo un ottimo giallo di Agatha Christie e stupirsi della sua destrezza nel maneggiare i tasselli del puzzle e degli inganni con cui ci distrae e ci abbaglia. Se poi riuscite a vederlo in formato 70 mm o in una sala IMAX la visione meriterà ancora di più.

Gabriella Aguzzi