Bussano alla porta

11/02/2023

di M. Night Shyamalan
con: Dave Bautista, Jonathan Groff, Ben Aldridge, Nikki Amuka-Bird, Kristen Cui, Abby Quinn, Rupert Grint

Quando agli esordi c’è un film folgorante il regista si sente obbligato ad inseguire stile e tematiche che lo hanno segnato nel tentativo di replicarne il risultato. E al contempo lo spettatore nutre sempre quella speranza quando si avvicina al suo cinema. E’ il caso di Night Shyamalan che dopo Il Sesto Senso, inseguendo anche le proprie ossessioni, ha sempre prediletto il surreale e il metafisico, sorprendendo a volte, con risultati altalenanti ma senza più uguagliare il Cinema degli inizi. A film riusciti come The Village o il recente Old si alternano scivoloni come Signs, Lady in the Water, Glass. A nostro giudizio l’apocalittico Bussano alla porta finisce nella seconda schiera.

L’intento di Shyamalan è raccontare l’inquietudine, il malessere di un mondo che può trovarsi sull’orlo della catastrofe all’improvviso e senza logica alcuna. E lo predice in tono biblico avvertendo di un’Apocalisse imminente che può essere sventata solo col sacrificio, spaesando in un clima irrazionale, ma non si capisce dove voglia andare a parare.

Il film inizia come un comune thriller: quattro sconosciuti irrompono armati in una tranquilla casa nel bosco turbando con violenza l’idillio della famiglia che la abita. Ma poi ecco la rivelazione: l’Apocalisse è vicina e loro ne sono gli annunciatori e le vittime scelte hanno il destino e il potere di salvare il mondo. Si tratta di psicopatici omofobi e fanatici o dei Quattro Cavalieri? Per lunga parte il film si dibatte tra una spiegazione razionale e l’angoscia di una fine che non è dettata né da ragioni scientifiche né da alcun fattore esterno se non la visione che ha guidato fin lì gli sconosciuti e i protagonisti non sanno se credere all’una o all’altra. Shyamalan ci ha abituati a colpi di scena e ai twist narrativi, ma neppure questi stavolta arrivano. 

Si salva la presenza di Dave Bautista, terrificante gigante che torreggia sulle sue vittime incutendo terrore eppure dolente nella visione che lo travolge

Voto: 5,5

Gabriella Aguzzi