Meg Ryan rende omaggio a Nora Ephron e le dedica il suo secondo film da regista, dopo otto anni di assenza dalle scene. Ma la commedia sentimentale che dirige ed interpreta, adeguandosi anche alla propria età (due ex fidanzati si ritrovano in aeroporto a causa di ritardi aerei e vanno alla ricerca del tempo perduto) non possiede né il brio né il tocco dei film della Ephron di cui è stata protagonista.
Caso o coincidenza, ma anche coincidenze mancate (una volta tanto la traduzione italiana del titolo è indovinata), portano i due, simili anche nel nome ma caratterialmente tanto lontani, a ritrovarsi costretti per ore nello stesso aeroporto, uno diretto a ovest e l’altra a est, e dopo l’imbarazzo iniziale a svelarsi a poco a poco gli errori, i fallimenti, i rimpianti, le incertezze, le occasioni mancate. Cosa sarebbe successo se non si fossero mai lasciati? Un film tenero e carino ma con elementi troppi esili per reggere e colmare la durata di 105 minuti. Ci vorrebbe un guizzo e Meg Ryan tenta registicamente e un po’ goffamente di darlo precipitando gradualmente i due in una dimensione quasi onirica, rendendo sempre più vuoto l’aeroporto attorno a loro. Ma non basta ed anzi stona. I dialoghi si ripetono senza impennate brillanti e finiscono nel melenso e dalla proiezione si esce più annoiati che commossi.
Voto: 6
Gabriella Aguzzi