Il mistero scorre sul fiume
30/07/2024
di Wei Shujun
con: Yilong Zhu, Chloe Maayan, Tianlai Hou, Tong Lin Kai, Chunlei Kang
Inizialmente si pensa di trovarsi davanti al classico film investigativo: una misteriosa morte nel villaggio, un caso liquidato come semplice col colpevole più ovvio, ma il capitano di polizia assegnato al caso non è convinto e vede qualcosa di più profondo, segreti della comunità che emergono pian piano come cadaveri dal fiume, nuovi delitti…. Ma come il film avanza più gradualmente entriamo negli incubi del protagonista e in una dimensione onirica, poiché l’investigatore del caso insoluto e che gli appare sempre più intricato si trova a fronteggiare oltre alle fragilità umane la sua stessa salute mentale. Vita privata e vicenda investigativa si intersecano sconvolgendo le sue certezze e l’ansia per sua futura paternità diventa speculare al caso che si trova a fronteggiare, compromettendone la lucidità (e se il suo bambino fosse in futuro come l’uomo a cui stanno dando la caccia, è la domanda mai espressa ma che sempre più lo tormenta).
Ambientato in una Cina rurale Anni Novanta e in una stazione di polizia che fungeva da sala cinematografica ora dismessa e adibita alla nuova funzione, il film ha il sapore vintage delle vecchie audiocassette (su cui sono incise testimonianze) e delle vecchie pellicole che irrompono come visioni nella mente ormai sconvolta del protagonista, tasselli di un puzzle sempre più impossibile da ricostruire, e omaggio cinefilo ai thriller del passato. Il proiettore nella sala polverosa si fa portatore stesso di incubi e tentativi di ricostruire un mistero che lascia dietro di sé solo altri interrogativi.
Se il titolo nella traduzione italiana fa pensare a La Morte corre sul fiume di Charles Laughton con un inquietante Robert Mitchum (con il quale però non ha pressoché nulla da spartire), il film fa piuttosto pensare al coreano Memories of Murder, capolavoro di Bong Joon-ho, per la perplessità e l’ossessione crescente davanti ad un caso insoluto e per la burocrazia ed ostilità del sistema poliziesco.
Tra amori proibiti e segreti repressi portati a galla il film si muove inquieto come tra le acque torbide di un fiume, spiazzando dal suo primo indirizzo, per addentrarsi nel cammino ossessivo di una lucidità psichica in sempre più traballante equilibrio.
Voto: 8
Gabriella Aguzzi