Il punto di rugiada
20/01/2024
di Marco Risi
con: Massimo De Francovich, Alessandro Fella, Eros Pagni, Lucia Rossi, Luigi Diberti, Roberto Gudese, Valerio Binasco, Elena Cotta
Per risolvere i loro problemi con la giustizia, due giovani devono prestare servizio in una esclusiva casa di riposo per persone anziane.
Nel film di Marco Risi malinconia e brio convivono in mirabile equilibrio.
L’inizio, fuorviante, comunica allo spettatore ‒ e ai due ragazzi, loro malgrado, ritrovatisi a far parte dello staff ‒ la sensazione che la storia si svolgerà in una prigione dorata, in cui l’assistenza e la cura sono offerte agli ospiti dell’istituto in maniera asettica ed esclusivamente routinaria (la foto in cornice di un cane sulla scrivania del direttore, rinforza l’idea di un luogo in cui l’umanità non abbonda).
L’atteggiamento diffidente assunto dai personaggi ‒ nuovi arrivati e residenti ‒ comincia a scemare man mano che frammenti di vita e di esperienze passate e presenti affiorano e vengono discussi, o anche solo accennati.
Con garbo e delicatezza di altri tempi, il regista affronta temi e problematiche inerenti a gioventù e/o vecchiaia (la difficoltà dei rapporti interpersonali, le facoltà mentali che si offuscano, la solitudine, la perdita di significato o la ricerca di un senso nella propria esistenza).
Si apprezzano il tono mai serioso, senza che venga meno la profondità del film; la coralità; le numerose sequenze giocose o festose, che non stonano benché ambientate in un contesto in cui il lutto rientra nella normalità; la sobrietà con cui viene mostrata la presa di coscienza, da parte di alcuni dei protagonisti, che non è del tutto impossibile infrangere o oltrepassare barriere erette ‒ consapevolmente o meno ‒ per impedire la comunicazione o la condivisione di vicende, stati d’animo, fragilità o insicurezza.
Raccolto, e al contempo spumeggiante, “Il punto di rugiada” è un’opera che merita sicuramente di essere vista.
Voto: 7
Andrea Salacone