Living
25/12/2022
di Olivier Hermanus
con: Bill Nighy, Aimee Lou Wood, Alex Sharp, Tom Burke

Potremmo dire che è un film inglesissimo in ogni tratto: nella delicatezza, nello stare sotto le righe, nel sorriso che trapela anche nella malinconia, nella poesia dei dettagli, nell’avere un interprete misurato e al contempo immenso come Bill Nighy. Eppure Living è basato sul film Ikiru (Vivere) di Akira Kurosawa ed è stato scritto da Kazuo Ishiguro. In fondo però non c’è da stupirsi: Ishiguro è autore del romanzo da cui è stato tratto un altro film che più inglese non si può: Quel che resta del giorno. E la compostezza britannica, tanto del maggiordomo di Quel che resta del giorno quanto dell’oscuro impiegato di Living, molto assomiglia a quella nipponica. Così il film riesce nell’impresa, che poteva sembrare impossibile, di trarre un remake da un capolavoro di Kurosawa e convincere in pieno, dandovi un’impronta personale e trasferendolo nella Londra degli Anni Cinquanta (dove in Kurosawa l’ambientazione era contemporanea, qui l’operazione è deliziosamente retrò, anche nello stile usato), dove l’aplomb dei protagonisti ne permea l’umore.
Mr. Williams ha vissuto l’intera vita senza scosse, nel grigiore delle pratiche che andavano accumulandosi sulla scrivania del suo ufficio. Soprannominato Mr. Zombi per come passa inerte e indifferente le sue giornate. Solo scoprendosi alla fine della vita lo coglie la voglia di vivere, ma non sa come si faccia, non ha mai provato prima. Cerca di imitare la genuina spensieratezza di una giovane impiegata e nel poco tempo che gli rimane riscatta tutto il tempo perduto e trova il vigore per realizzare un parco giochi da una zona degradata secondo una petizione che si era arenata e perduta nei meandri burocratici del castello.
Senza retorica alcuna, tra piccoli flash back e silenzi, la semplice storia si dipana nella sua commovente bellezza. Nella grande ondata dei film di Natale non perdetevi questo gioiellino.
Voto: 8
Gabriella Aguzzi