May December

27/03/2024

di Todd Haynes
con: Nathalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton

Una scandalistica e tormentata storia tanto da volerci fare un film. La settima pellicola firmata da Todd Haynes, May December, è la storia di un'opera in produzione sulla vicenda processuale e personale, tratta liberamente da un fatto di cronaca che aveva scosso l'opinione statunitense circa trent'anni fa (negli anni Novanta negli Stati Uniti la storia di Letourneau e Fualaau fu un grosso scandalo e si andò avanti a discuterne per anni, fu pubblicato anche un libro Un amore proibito, ma con le sensibilità di oggi è diventata probabilmente ancora più complicata). Due donne (intenso il confronto attoriale alla pari tra le interpreti Julianne Moore e Natalie Portman), due personalità scomode, di età diverse, interconnesse dalla loro natura manipolatrice, in un intrigante gioco degli specchi che viene richiamato esplicitamente in una scena del film. Lei, Gracie Atherton-Yoo, una donna finita sulle prime pagine dei giornali per la vicenda  di violenza e stupro ai danni di un tredicenne (Charles Melton), reato di cui non sembra ancora aver capito le dannose implicazioni sugli altri; l'altra, Elizabeth Berry, l'attrice famosa di Hollywood, in sopralluogo a casa della rea, in Georgia, dove vive felicemente con il giovane marito (i due amanti, dopo il carcere, avevano avuto tre figli e si erano sposati), per incontrare la famiglia, l'ex marito, i figli avuto dal primo matrimonio e l'ex datore di lavoro del negozio di animali, accolta benevolmente da Gracie, anche se con un percettibile sospetto. Sotteso da una colonna sonora originale composta da Marcelo Zarvos, già collaboratore di Haynes per il film d'inchiesta Cattive acque (Dark Waters, 2019), che amplifica la tensione di questo story drama, May December è stato ben accolto, per l'eccezionale cast femminile, a Cannes 76, sezione in concorso. La visione di Todd Haynes in May December è sufficientemente ampia da dare spazio, per divertirsi un po', al “gioco” del thriller psicologico, senza mai perdere di vista il fatto che al centro della storia c'è il tema del potere e dello sfruttamento: lo sfruttamento di un dodicenne da parte di un adulto e lo sfruttamento di tale sfruttamento da parte di un intruso, fino ad arrivare a livelli intimi impensabili. Haynes costruisce il film facendo muovere i personaggi a carte “coperte", non “scoperte” per realizzare un dramma sulla rappresentazione e del trauma, a cui affida un titolo, May December, che fa riferimento alle coppie in cui la differenza di età è elevata (la coppia degli sposi e la coppia delle due donne) o, comunque, in generale a un ampio range tra due persone, con i segreti e i misteri disvelati, ma mai del tutto, nei 113 minuti del film. 

Voto: 7

Michela Manente