Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno

07/07/2023

di Christopher McQuarrie
con: Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson

Dopo il calo del desiderio, arriva anche il calo dell’adrenalina, fisiologico come in tutti i cinquantenni di lungo corso, e il nostro Etan Hunt non fa eccezione, trascinato quasi suo malgrado in un’ennesima avventura ai confini della realtà, letteralmente.

Si tratta infatti di isolare e debellare (leggi: distruggere) un’Intelligenza Artificiale di cui i servizi segreti americani hanno perso il controllo, causando tra l’altro l’affondamento di un nuovissimo sottomarino nucleare russo. Il problema è che l’AI è in grado di controllare e manipolare l’intero sistema di telecomunicazioni mondiale, compresi i satelliti spia e i sofisticatissimi dispositivi di hackeraggio e controllo remoto tanto cari alla squadra IMF (Impossible Mission Force). Abbandonate per necessità le tecnologie più avveniristiche (sistematicamente violate dalla AI), la lotta si sposta indietro di qualche decennio: schermi a tubo catodico, trasmittenti a onde corte, in un ritorno all’Era Analogica, insomma, che è l’unico (e potenzialmente fecondo) elemento di novità della trama.

Il resto è tutto già visto: salti, botti e inseguimenti mozzafiato con abbondanti autodemolizioni, anche se è bello rivederci le strade di Roma e i canali di Venezia (ma a quando i set nei nostri borghi medievali?). Anche la scena più spettacolare, con demolizione di ponte ferroviario in pietra e conseguente deragliamento del treno ha parecchi rimandi recenti (non da ultimo, una bellissima, e più originale scena finale di The Lone Ranger con Johnny Depp), anche molto simili nei dettagli. E l’Orient Express che completa il quadro turistico prevedibilmente farà una brutta fine.

Questo ultimo Mission: Impossible (ma sicuramente pen-ultimo, dovrà ‘per forza’ uscire la Parte Due) è quindi come previsto un prodotto molto ‘americano’, ad alto budget, con ambientazioni ‘turistiche’ ripetutamente demolite (per finta, eh!), di buon livello per fotografia e scenografie, ma con vistose carenze per la sceneggiatura e i dialoghi, soprattutto per mancanza di originalità.

Non riuscendo, nel plot, a sfruttare in maniera credibile il potenziale del conflitto con l’AI e del ‘ritorno Analogico’, Dead Reckoning si limita al già visto, nella storia, nelle caratterizzazioni dei personaggi (ormai visibilmente prigionieri degli stereotipi) e nei dialoghi, riuscendo a tenere l’attenzione solo alzando il livello di rumore tra esplosioni, deragliamenti, sparatorie, autodemolizioni ecc.

Voto: 5,5

Davide Benedetto