Gael Garcia Bernal e Elena Fortes al Biografilm 2016

19/06/2016

La dodicesima edizione del Biografilm, nel rispetto della tradizione di spiccata attenzione per i grandi festival di cinema internazionali che contraddistingue questa iniziativa, ha riservato ai suoi spettatori il piacere dell’incontro con Ambulante – Gira de Documentales, uno dei più grandi festival del mondo dedicati ai documentari, con sede in Messico. L’iniziativa ha visto la presentazione di due documentari proposti da Ambulante al pubblico europeo: Los Reyes del Pueblo que no existe di Betzabè Garcia, che tratta di un villaggio ormai sommerso a nord ovest del Messico in cui alcuni abitanti hanno scelto di restare e di Tempestad, di Tatiana Huezo che narra la storia di una donna che è sopravvissuta a un’esperienza totalizzante: l’accusa ingiusta di traffico di esseri umani e l’incarcerazione in una prigione gestita da un cartello di narcotrafficanti.
Nel corso dell’incontro con la stampa Elena Fortes, direttrice artistica di Ambulante, e Gael Garcia Bernal, suo co-fondatore, cui è stato consegnato il Celebration of Lives Award nel corso della manifestazione, hanno raccontato la loro esperienza che concerne il portare in giro per il mondo storie che nessun altro racconta. L’incontro è stato arricchito da interessanti aneddoti circa il lavoro di reperimento dei documentari e la loro proposta in giro per il mondo e soprattutto dal racconto delle origini del progetto e delle motivazioni che spingono i fondatori a portare avanti il discorso di condivisione che ne è alla base. Ambulante nasce dal desiderio di portare alla luce storie che pochi conoscono, in paesi che non avrebbero altro modo di accedere a questi racconti. Il piacere di condividere le storie di sopravvivenza e di umanità di cui Ambulante si fa portatore è arricchito dalla consapevolezza che il momento storico richiede che sia data voce a realtà lontane ai più, al fine di attenuare il clima di diffidenza e di ignoranza alla base delle recenti, ma mai sopite, polemiche circa il grosso problema della migrazione dei popoli che vivono in situazioni non più sostenibili. Bernal ha sottolineato che la migrazione è un fenomeno che è sempre esistito e che è alla base della sopravvivenza della gente, al momento, nonostante le polemiche politiche in corso negli Stati Uniti, il numero di americani che vive in Messico è superiore a quello dei messicani che vive in America.

L’uso politico del cosiddetto “problema migranti” è solo la punta dell’iceberg del più vasto problema che concerne il diritto delle persone all’informazione sulle dinamiche che spingono i migranti a lasciare i loro paesi. Il pericolo, indica Bernal, è che questa politica di intolleranza verso i messicani, o i cinesi o i musulmani, impedisca alla gente di avere gli strumenti per comprendere che il nemico non è “l’altro” bensì la manipolazione delle informazioni e la chiusura verso quello che non è immediatamente fruibile o spiegato in maniera chiara. Il diritto delle persone a cercare sopravvivenza in altri paesi può essere capito solo da chi conosce quelle realtà e Ambulante si prefigge anche di dare voce a tutte quelle persone che altrimenti non avranno mai la possibilità di raccontare le loro storie.

Foto di Anna Maria Pelella

Anna Maria Pelella